Come vi avevamo detto qualche tempo fa, Netflix sta iniziando a fare i conti con Disney+ e gli “esperti” del settore cercano ancora di quale dei due servizi streaming sia meglio.
Secondo un recente report però il catalogo di Netlix si ridotto del 40% dal 2014. La causa, sempre secondo il report, sarebbe da ricercare nella comparsa di nuovi servizi streaming.
Fondata nel 1997, Netflix è stata la prima azienda a un servizio streaming ad abbonamento. Per diverso tempo, con i cuoi 150 milioni di clienti sparsi nel mondo, l’azienda è stata la leader del mercato e giganti come Amazon e Hulu non sono riuscite a scalfire la sua posizione di mercato.
Grazie alle sue dimensioni e alla sua idea innovativa, Netflix, ha ottenuto diversi contratti, ottenendo i prodotti di diverse case di produzione, Disney compresa.
Netflix ha poi deciso lei stessa di diventare una casa di produzione, creando i propri prodotti originali, come film e serie tv.
Il boom dei servizi streaming
Lo studio condotto da Streaming Observer ha riportato che il catalogo della piattaforma streaming si è ridotto del 40%. Il catalogo è passato dai circa 6500 prodotti nel 2014 ai 3849 attuali.
Il motivo, sempre secondo il sito, sarebbe la nascita dei tanti nuovi servizi streaming e dalla sempre maggior frammentazione del mercato. Netflix si trova quindi ora a competere, oltre che con i servizi già sopracitati, anche con Disney+, Peacock (NBC Universal) e HBO Max.
I contratti precedentemente firmati dalle case di produzione con Netflix hanno impoverito i cataloghi dei singoli servizi, obbligando le case di produzione a produrre nuovi prodotti e a far aumentare il costo dell’abbonamento ai clienti finali.
Con il passare degli anni però i contratti scadono e le varie case di produzione hanno deciso di caricare i loro film e serie tv sui servizi streaming proprietari, impoverendo quello di Netflix.
Ecco però che la compagnia ha deciso di rinforzare il proprio catalogo di prodotti originals, puntando sulla qualità e non sulla quantità.
Sono tanti i nomi degli attori e dei registi che hanno deciso di prestarsi alla produzione di prodotti esclusivi Netflix. The Irishman è l’esempio più recente.
Conclusioni
Purtroppo il mondo dei servizi streaming è andato incontro a una legge base dell’economia. Se il settore è fortemente attrattivo, i costi di accesso a questo settore sono bassi e vi è una bassa competizione, chiunque può cerca di ottenere un pezzo della torta.
Non è difficile immaginare che i manager Netflix, a lungo monopolista del settore, abbiano previsto l’evoluzione del mercato e abbiano già due o tre strategie ad effetto per mantenere la leadership di mercato.
Insomma, basterà aspettare un po’ per vedere cosa ci riserverà il mondo dei servizi streaming.