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Call of Duty Vanguard: recensione single player – ritorniamo alla Seconda Guerra Mondiale!

Dopo una campagna promozionale ricca di dettagli sia per la parte multigiocatore ma, soprattutto, per la modalità giocatore singolo possiamo dare il benvenuto a Call of Duty Vanguard.
Con l’ultimo titolo sviluppato da Sledgehammer Games e pubblicato a cura di Activision riviviamo una parte della Seconda Guerra Mondiale. Non pensate che sia simile a World War II uscito nel 2017, ma è un titolo completamente rinnovato sia a livello grafico che di gameplay.

Un tuffo nel passato con Call of Duty Vanguard

Ciò che ci mette di fronte Call of Duty Vanguard è lo scontro tra le fazioni della Seconda Guerra Mondiale. L’inizio del gioco ci vede protagonisti di un’infiltrazione su un treno, nel 1945, quindi a Guerra inoltrata. Ciò che vediamo sono i vari protagonisti del gioco che, tramite questa introduzione, impariamo a conoscere. Durante la prima missione impersoniamo Novak e tramite il suo punto di vista ci vengono presenti i membri della squadra: Arthur Kingsley, Polina Petrova, Lucas Riggs, Wade Jackson e Richard Webb.

Call of Duty Vanguard

La prima missione serve ovviamente per farci un breve tutorial su comandi e armi ma soprattutto prendere feeling al nuovo gioco.
La squadra, in infiltrazione ad Amburgo grazie all’assalto ad un treno, deve recuperare dei fascicoli segreti sul misterioso Progetto Phoenix. Dopo questa introduzione verremo catapultati in vari flashback in cui approfondiremo la storia di ogni protagonista. Ogni personaggio proviene da fazioni e nazioni diverse e possiede caratteristiche uniche da sfruttare in battaglia. Ad esempio, Polina Petrova è il cecchino della squadra, proveniente da Stalingrado. Grazie alle sue doti stealth ed agilità permette di destreggiarsi in luoghi stretti e raggiungere velocemente postazioni di tiro per supportare la squadra.

Call of Duty Vanguard gameplay

A corredo, nel team protagonista di Call of Duty Vanguard troviamo Lucas Riggs, guru degli esplosivi della squadra: tutto ciò che riguarda le bombe è sotto la sua responsabilità. Il personaggio è basato sull’eroe di guerra della Nuova Zelanda, Charles Upham. Per completare la squadra principale, abbiamo il pilota spericolato Wade Jackson, un personaggio basato sull’eroe di guerra americano Vernon Larsen, Richard Webb, braccio destro di Arthur Kingsley nonché fidato amico ed il leader del team, il britannico Arthur Kingsley. Ognuno di essi ha doti uniche che scopriremo durante la nostra avventura.

Analisi di gameplay

Sebbene la campagna duri dalle 5-7 ore, sicuramente supera le ultime novità della serie in termini di qualità e gameplay. La storia di Vanguard non è sicuramente ripetitiva, introduce nuovi aspetti di gioco in ogni missione, sia con le abilità speciali di ogni personaggio che con l’ambiente: guidando auto, scalando muri e persino pilotando aerei in frenetiche battaglie aeree. Vale anche la pena notare che il gioco ha 4 livelli di difficoltà, il che è ottimo in termini di accessibilità, consentendo a chiunque, con qualsiasi abilità, di vivere la storia senza sentirsi frustrato più del necessario.

Vanguard offre un gameplay divertente. Anche per quanto breve sia il gioco, c’è molta diversità nell’ambientazione perché gli sviluppatori hanno utilizzato strategicamente i vari teatri della Seconda Guerra Mondiale come sfondo. Dai combattimenti aerei della Battaglia di Midway alle foreste tropicali di Bougainville alla guerra di carri armati nei deserti dell’Egitto. Vanguard si basa anche sul suo predecessore, con meccaniche simili a Call of Duty: Modern Warfare. Dalla possibilità di posizionare armi su superfici piane ad esecuzioni stealth. Aggiunge, inoltre, alcuni elementi come arrampicarsi sui muri, gran parte degli oggetti di ambiente sono distruttibili unicamente e possono quindi rendere inesistente la copertura al nemico e poter spostare lateralmente le armi montate.

Call of Duty Vanguard

Anche con questi cambiamenti, la differenza più grande è il modo in cui il gioco gestisce il movimento del giocatore. Raramente il gioco ci chiede di fermarci e difendere un’area. L’obiettivo è invece quello di spingere verso le trincee o comunque verso l’obiettivo e bucare le linee nemiche, un po’ come è accaduto nei vari eventi della Seconda Guerra Mondiale. Ha un ritmo veloce e difficilmente premia l’azione di nascondersi dietro una copertura.

Comparto tecnico di Vanguard

Il clou assoluto del gioco è la bellezza della grafica. Fin dalla primissima missione su un treno, con le carrozze che sgomitano, la pioggia che rimbalza sulle superfici e il lampeggiare ritmico mentre le luci sfrecciano, è piuttosto impressionante. In prova abbiamo avuto la versione PC ma l’esperienza su PlayStation 5 offre molti feedback al giocatore. I trigger adattivi del Dual Sense aggiungono un’esperienza unica ed immergono il giocatore in una vera e propria guerra. Vanguard inoltre non si sottrae alla violenza, il che non è una grande sorpresa per la serie. La brutalità ci farà assolutamente rabbrividire e stringere i denti, ma renderà anche facile odiare il nemico tanto quanto è stata realizzata con cura l’IA.

Grazie infatti al nuovo motore grafico IW Engine che arriva alla versione 8, lo stesso di Call of Duty: Modern Warfare ma migliorato, possiamo notare quanto Sledgehammer Games abbia curato il gioco. Grazie al supporto a tecnologie quali Ray Tracing e DLSS abbiamo davanti una grafica spettacolare con riflessi e ombre gestiti al meglio.
Call of Duty Vanguard spicca anche nel comparto audio con un feedback tale da sentirsi immersi nel gioco con armi in mano. La gestione degli effetti audio quali esplosioni o raffiche di proiettili è stato migliorato, possiamo quindi capire al meglio la provenienza delle sorgenti audio.

Vale l’acquisto?

Sebbene l’idea di un parente strettissimo di Call of Duty WWII sia balenata in testa ricordiamo che WWII è uscito ben 4 anni fa. In questo tempo abbiamo visto quanto la tecnologia sia avanzata. Ma non solo, Call of Duty Vanguard ha reinventato il modo di vedere un CoD, con una campagna molto interessante, sebbene la durata ristretta ci abbia sorpreso.
Non facciamocene un dramma, sappiamo che ogni Call of Duty spicca, inoltre, per un comparto multiplayer molto completo e Vanguard non ne è da meno con l’inserimento di ben 20 mappe, alcune delle quali completamente rimasterizzate provenienti da WWII. Per quanto riguarda la parte multigiocatore, troverete tutta l’analisi in una recensione dedicata.
Riteniamo quindi che il gioco abbia un’ottima longevità data soprattutto dal vasto comparto multigiocatore (non che la campagna sia da scartare, anzi, vi consigliamo di iniziare proprio da essa). Inoltre, grazie alla collaborazione con Treyarch Studios, troviamo una nuova mappa dedicata agli Zombi con una fitta trama, tutta da scoprire.

Avete già giocato alla campagna di Call of Duty Vanguard? Vi è piaciuta l’esperienza? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti e continuate a seguirci su NerdPool.it

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Call of Duty Vanguard offre una campagna sorprendentemente coinvolgente e una grafica straordinaria. Sebbene la trama sia compatta offre tantissime emozioni immergendoci in tutto e per tutto nella Seconda Guerra Mondiale. Ricco di novità sia grafiche che di gameplay il gioco è ben riuscito e ci farà rimanere a bocca aperta.Call of Duty Vanguard: recensione single player - ritorniamo alla Seconda Guerra Mondiale!