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Gli Anelli del Potere, che tipo di diluvio attende Numenor?

L'inondazione di Númenor sarà un tema centrale della serie de Il Signore degli Anelli, ma non è la prima grande inondazione nella storia della Terra di Mezzo.

J.R.R. Tolkien è stato in vita uno studioso di fama mondiale e nelle sue opere sono presenti influenze della mitologia e delle antiche leggende. A parte le allegorie più ovvie de Il Signore degli Anelli, come la resurrezione, gli scritti più ampi dell’autore, come Il Silmarillion, si basano ancora di più su racconti antichi provenienti da una varietà di culture diverse.

Sebbene sia uno dei miti più famosi mai messi su carta, la leggenda di Atlantide e del suo annegamento sotto il mare ha segnato la prima apparizione dell’idea prima di diventare un comune tropo narrativo. Tolkien inserisce un filo narrativo simile due volte nel corso della sua storia della Terra di Mezzo, con ragioni molto diverse per ogni evento. Il primo di questi eventi è il più devastante, tanto da far sembrare l’annegamento di Númenor, la città centrale degli uomini descritta ne Gli Anelli del Potere, di dimensioni relativamente ridotte.

Il Diluvio arrivò alla fine della più grande guerra della storia della Terra di Mezzo

Le guerre de Il Signore degli Anelli si svolgono durante la Terza Era della Terra di Mezzo, ma sono solo le ultime di una lunga serie di conflitti che risalgono a migliaia di anni fa. La prima grande battaglia avvenne quando le forze del bene, composte da Elfi, Uomini e, infine, dai Valar, si scontrarono con il Signore Oscuro Morgoth per il controllo finale di Arda. La Guerra dell’Ira fu la lotta finale tra le due parti e si svolse tra il 545 e il 587 della Prima Era, chiudendo l’era alla sua conclusione.

La guerra fu la più grande che si sia verificata in Arda prima o dopo, e i suoi effetti furono molto estesi. La terra di Beleriand era una vasta regione a nord-ovest della Terra di Mezzo che ospitava molte delle più importanti città di Elfi, Nani e Uomini. Vi si trovavano la fortezza nanica di Belegost e la città nascosta di Gondolin, anche se quest’ultima era stata distrutta prima dell’inizio della Guerra d’Ira. Quando l’epico conflitto giunse al termine, la maggior parte delle terre del Beleriand era stata devastata, ma il suo destino finale fu segnato quando fu spazzata via da una catastrofica inondazione causata dalla guerra.

Rimasero alcune piccole aree di terra. Come aveva predetto una profezia, le tombe del grande guerriero Turin Turambar e di sua madre Morwen sopravvissero alla catastrofe, rimanendo sopra il livello del mare sull’isola di Tol Morwen. Inoltre, la terra a ovest delle Montagne Azzurre rimase inalterata, diventando Lindon e il luogo in cui si trova il regno degli Elfi di Gil-Galad, come si vede ne Gli Anelli del Potere.

La distruzione di Númenor è un evento molto diverso

Per diverse ragioni, la distruzione finale del regno di Númenor durante la Seconda Era è diversa dalla distruzione di Beleriand. In primo luogo, si tratta di un’area di terra molto più piccola abitata da un numero minore di persone e, sebbene sia stato un evento enormemente significativo a suo tempo, la portata della rovina è molto diversa. In secondo luogo, il regno di Númenor ha causato la propria fine. Gli abitanti si convertirono a seguire Morgoth. In precedenza si erano opposti direttamente al Signore Oscuro, una decisione che aveva portato loro uno status elevato tra gli uomini. Alla fine si risentirono per non aver avuto il permesso di accedere al paradiso dell’Occidente.

Per contrastare questa situazione, lanciarono un’immensa flotta e tentarono di assediare la terra dei Valar. Il dio dell’universo di Tolkien, Eru Ilúvatar, se ne accorse e agì rapidamente e senza pietà. Inviò una grande ondata per distruggere la flotta e la patria del popolo che l’aveva lanciata. Alcuni númenoreani che avevano già intrapreso il viaggio verso la terraferma della Terra di Mezzo sarebbero sopravvissuti, andando a fondare i regni di Arnor e Gondor. L’intervento diretto di Eru in questo caso è relativamente unico e distingue Númenor da Beleriand, in quanto quest’ultima è stata distrutta come effetto accidentale della guerra.

Gli Anelli del Potere dovranno infine affrontare la distruzione di Númenor e del suo popolo. La tempistica con cui si vuole che si svolgano le cinque stagioni della serie rimane relativamente poco chiara. È quasi inevitabile che la narrazione debba affrontare presto l’intervento di Eru. Per la prima volta, i fan potranno vedere il lavoro degli dei e dei semidei del Legendarium di Tolkien su pellicola.

FONTECB

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