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Harry Potter: L’incantesimo caratteristico di Harry ha definito il suo personaggio

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Il Mondo Magico non sarebbe così potente senza gli incantesimi e la magia che lo hanno reso vivo. Se da un lato c’erano incantesimi che rendevano la vita più facile, come Reparo, dall’altro c’erano incantesimi che potevano essere usati a scopo difensivo, come Protego, o offensivo, come Stupeficiun. A prescindere dalla necessità, incantesimi e magie erano la spina dorsale del mondo di Harry Potter. Ma l’eroe del franchise aveva un proprio arsenale di incantesimi e magie che gli hanno salvato la vita in più di un’occasione.

Durante la sua formazione scolastica, Harry Potter ha trascorso gran parte del tempo usando l’ingegno per sconfiggere i nemici. Che si tratti del tocco che ha ridotto in polvere il Professor Raptor o dell’uso della Spada di Grifondoro per uccidere il Basilisco, Harry potrebbe aver visto gli incantesimi come una seconda risorsa dopo aver usato il cervello. Di conseguenza, questo ha portato Harry a sviluppare un modo unico di combattere i maghi oscuri negli ultimi anni di scuola e ha fatto sì che il suo incantesimo simbolo fosse il più efficente. Ma l’Incantesimo Disarmante, Expelliarmus, per quanto strano se usato in combattimento, ha definito perfettamente il personaggio.

L’Expelliarmus era un incantesimo perfetto per Harry Potter

L’Expelliarmus era un incantesimo che, una volta usato, lanciava la bacchetta fuori dalla mano dell’avversario, lasciandolo indifeso ad un altro incantesimo. L’origine dell’incantesimo era sconosciuta, ma molti ritenevano che potesse risalire addirittura a Merlino. Tuttavia, fu usato per la prima volta in pubblico da Elizabeth Smudgling in un duello nel 1379. Da allora è diventato una pratica standard ed è stato usato per la prima volta al cinema dal professor Severus Piton in Harry Potter e la Camera dei Segreti.

Quando Harry vide per la prima volta l’incantesimo, era visibile solo come una forza di energia che spingeva indietro Gilderoy Allock. Tuttavia, quando viene usato con la massima potenza, può essere visto come un fascio di energia rosso brillante e viene usato da Harry per difendersi in più di un’occasione. Nel romanzo Harry Potter e i Doni della Morte, Remus Lupin mette in guardia Harry dal fare dell’incantesimo la sua mossa preferita. Per tutta risposta, Harry dichiarò che non avrebbe usato la magia per uccidere, perché era una cosa che avrebbe fatto Voldemort. Sebbene ciò sia avvenuto nell’ultimo libro della serie, ha influenzato la logica di Harry in un modo che ha ridefinito i suoi usi passati.

L’incantesimo simbolo di Harry Potter mostrava il suo rigore

Harry non è mai stato un assassino e, quando combatteva contro altre streghe e maghi, lo dimostrava con l’uso di Stupeficium ed Expelliarmus. Uno dei suoi usi più famosi dell’incantesimo avvenne quando Voldemort rinacque in Harry Potter e il calice di fuoco. Quasi immediatamente, Voldemort chiese un duello contro Harry e lanciò la Maledizione dell’Uccisione, mostrata come un potente raggio verde. Harry risponde con l’Expelliarmus ed entrambi gli incantesimi si scontrano. Sebbene Harry non fosse in grado di vincere il duello da solo, la sua decisione di disarmare un mago così potente come Voldemort dimostra come volesse difendersi piuttosto che colpire con rabbia l’assassino dei suoi genitori.

Negli anni successivi, Harry utilizzò l’incantesimo come arma contro i Mangiamorte e, insieme a Stupeficium, offrirono una combinazione non letale che portò a molte vittorie. Uno degli esempi più eccitanti è stato in Harry Potter e l’Ordine della Fenice, dove Harry lo ha usato contro Lucius Malfoy mentre Sirius Black lo seguiva alle spalle per disarmare e eliminare il Mangiamorte. Ma il suo uso più importante avvenne in Harry Potter e i Doni della Morte, quando usò l’incantesimo per disarmare Voldemort, che stava usando la Bacchetta di Sambuco. Poiché Voldemort non è mai stato il vero proprietario della bacchetta, l’incantesimo di Harry diventa più potente e lo rende il legittimo proprietario dopo aver sconfitto il Signore Oscuro.

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