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La seconda stagione di Loki prende di mira i commenti sul “cinema” di Martin Scorsese

La seconda stagione di Loki è ora in corso, con il secondo episodio disponibile ora su Disney+.

La serie continua ad ampliare il mito del Marvel Cinematic Universe, gettando le basi per le future storie di supereroi del franchise. Il secondo episodio della seconda stagione di Loki non ha fatto eccezione, introducendo una sottotrama non convenzionale e prendendo in giro una delle maggiori critiche mosse alla saga.

Gran parte della trama dell’episodio riguardava Loki (Tom Hiddleston) e Mobius (Owen Wilson) che rintracciavano il cacciatore X-5 (Rafael Casal), visto l’ultima volta a caccia di Sylvie (Sophia Di Martino). Come si scopre, X-5 ha operato per un po’ di tempo sulla Terra come un umano, più precisamente come Brad Wolfe, un attore che recita nei film di Zaniac. Nel corso dell’episodio, X-5/Wolfe sembra cercare un feedback su Zaniac e a un certo punto si riferisce al suo lavoro come “cinema”. Anche se questo momento è breve, probabilmente ha attirato l’attenzione dei fan che hanno già familiarità con i commenti reali dell’acclamato regista Martin Scorsese sul MCU e sui media del franchise.

Ma cosa ha detto Martin Scorsese sui film Marvel?

Scorsese si è legato al MCU per la prima volta nel 2019, quando in un’intervista ha sostenuto che i film sono più simili a una corsa in un parco a tema che al “cinema”, in termini di modalità di produzione e di emozioni che cercano di suscitare nel pubblico. Questi commenti iniziali hanno provocato reazioni animate da parte dei fan del franchise e di alcuni attori. Negli anni successivi, e anche quando Scorsese ha recentemente promosso il suo prossimo film Killers of the Flower Moon, ha ribadito questo sentimento, sostenendo di recente a GQ UK che il moderno sistema degli studios sta privilegiando i “contenuti fabbricati” rispetto alla vera arte:

“Penso che il contenuto fabbricato non sia veramente cinema. No, non voglio dirlo. Ma quello che voglio dire è che si tratta di contenuti fabbricati. È quasi come se l’AI facesse un film. E questo non significa che non ci siano registi incredibili ed esperti di effetti speciali che realizzano opere d’arte bellissime. Ma cosa significa? Che cosa ci danno questi film? A parte una specie di consumazione di qualcosa e poi l’eliminazione dalla vostra mente, dal vostro corpo, capite? Quindi cosa vi dà?”.

Cosa ne pensate delle sue parole? Siete d’accordo o no? Fatecelo sapere nei commenti!

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