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Non così vicino: la recensione

Stammi lontano!

Quando la persona a noi più prossima e cara, colei che ha dato senso alla nostra vita, viene improvvisamente a mancare: la vita potrebbe perdere ai nostri occhi ogni significato. Potremmo credere che in fondo non valga più la pena di vivere e tentare il più estremo dei gesti. Così Otto, il protagonsita della nostra storia potrebbe davvero decidere di togliersi la vita almeno che…

Vicinato e dintorni

Almeno che l’arrivo di una nuova famiglia ispanica: con due figlie, una moglie volenterosa e un marito imbranato non cambi tutto. L’inevitabile epilogo con la morte per suicidio del protagonista, viene infatti rimandata dall’intervento tanto fortuito che provvidenziale degli invadenti vicini. Otto un uomo dall’apparenza burbera, si trova quindi a confrontarsi con una famiglia piena di problemi ma a cui non manca il sorriso. Il vecchio trombone finirà infatti con l’affezionarsi gradualmente ai nuovi vicini, recuperando seppur con gran fatica l’umanità perduta e la voglia di vivere.

La narrazione

La narrazione si dipana agilmente su due piani, il presente e il passato: che si materializza attraverso una serie di flashback. Nel presente conosciamo un Otto come un vecchio scontroso e rompiscatole, sempre pronto a redarguire il vicinato. Nel passato scopriamo invece del vero Otto, un bravo ragazzo che aveva però da poco perso il padre e che non era ruscito ad arruolarsi nell’esercito. Un ragazzo sull’orlo del baratro che verrà salvato dall’amore per Sonya, una ragazza conosciuta per caso su un treno, che gli restituirà la voglia di vivere. ” Prima di Sonya non c’era nulla e dopo di lei non cisarà più niente”.

Ironia e Dramma

Attraverso un’ironia basata sui cliché del personaggio duro e rompiscatole alla massima potenza, entriamo nel dramma del protagonista. Ormai anziano, si sente messo da parte e senza uno scopo, non si riconosce più in questo mondo: nei suoi valori, nei suoi ritmi. La sua compagna di vita è morta, si guarda intorno e vede intorno solo cretini. Solo l’arrivo dei nuovi vicini, gli darà un nuovo scopo, una ragione di vita che abbraccerà gradualmente, mettendosi alle spalle il passato e i pregiudizi. A rompere il cuore di ghiaccio di Otto infatti, sarà la nuova vicina con cui gradualmente si creerà un rapporto padre figlia, assai speciale. Infatti Otto vedrà nella giovane ragazza la figlia che la vita e l’avidità degli uomini gli avevano strappato.

Tematiche toccate

Sono molte le tematiche toccate. In primis la disillusione verso un’america decadente. All’interno di questa macro categoria troviamo tanti spunti. Ad esempio: la compagnie di costruttori senza scrupoli, pronte ad espropriare le monofamiliari di famiglie anziane per sostituirle con più profittevoli palazzine. Dunque una critica al capitalismo selvaggio che calpesta la vita degli ultimi sull’altare del profitto. Ma il tema della decadenza valoriale e materiale degli Usa, è un tema in generale molto riccorente. Troviamo anche una critica all’uso sconsiderato dei social network. Quest’ultimo punto ben rappresentato da una scena, in cui il protagonista si trova a salvare da solo, un signore anziano caduto sui binari, perché gli altri sono troppo presi dal voler documentare in diretta quanto sta accadendo. Si affonta il tema del transgender e della transfobia, con un suo giovane vicino Malcom, cacciato di casa dai genitori inorriditi dal figlio. La tematica dell’immigrazione ispanica negli Usa è un tema ovviamente altrettanto presente. Rispetto però a quest’ultimo punto il protagonista sembra molto vicino alle idee di una certa america libdem.

Otto, il vicino buffo e Malcom il ragazzo transgender.

Il tema centrale

Il tema centrale è ovviamente quello legato all’importanza di VIVERE. Otto infatti afflitto dalla drammatica dipartita della sua compagana di vita, viveva ormai per inerzia, sentendosi messo da parte come un vecchio rottame. Ma gradualmente riscoprirà la voglia di vivere, capendo che ciò che Sonya desirava, era che lui continuasse ad andare avanti, non vivendo con la testa costantemente rivolta al passato. Chiunque abbia vissuto un lutto, sa che ci si può ammalare di nostalgia vivendo costantemente nei ricordi del tempo che fu. Otto profondamente malato in tal senso, metterà da parte l’orgoglio: e grazie all’aiuto di chi sta intorno fare a patti con i suoi fantasmi e la sua rabbia. Ritroverà una sua dimensione, ricostruendo i rapporti con il vicinato di cui diverrà alfiere contro le ingiustizie. In una frase: tornerà a vivere, accantonado qualsiasi tentazione suicidogena.

Prove attoriali e parte tecnica

Gli attori sono tutti in parte, ma il ruolo del leone lo svolge un inossidabile Tom Hanks. Si vede che Hanks ha sentito molto vicino se il protagonista, restituendo una prova attoriale frizzante ma che non straborda nel macchiettistico. Dal punto di vista delle riprese e delle musiche invece non vi sono grandi intuizioni, ma il film sicuramente non puntava su questo. Il montaggio è fluido, l’alternanza di flashback e presente non rende la narrazione astrusa. Dunque anche sotto questo punto di vista ci sentiamo di promuoverlo.

Conclusioni

Non possiamo che raccomandarvi la visione di questo film, sia che voi cerchiate una commedia leggera sia che cerchiate una storia drammatica in grado di farvi riflettere. Infatti in questo film ci sono entrambi gli elementi ben bilanciati tra di loro. L’adattamento del romanzo “l’uomo che sistemava il mondo” di Fredrick Backman è davvero ben riuscito. Dunque non possiamo che augurarvi buona visione!

Un ottimo film. Un mix di ironia e dramma in grado di farci riflettere sul significato ultimo della vita, senza risultare pesante o stucchevole. Una critica spietata alla nostra società e alla sua decadenza. Ma soprattutto una pellicola in grado di farci riflettere sull'importanza di non arrendersi nonostante i drammi che potrebbero scombussolare la nostra vita, rendola apparentemente priva di scopo.

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