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Non è Genosha, ma fa malissimo – Livello Omega

Torniamo nella continuity mutante per riflettere su un evento che potrebbe aver lasciato un solco profondo nella storia di X.

Dopo l’excursus della scorsa settimana, doveroso per menzionare il lavoro di Johnson e Klein su L’incredibile Hulk, ritorno oggi alle vicende Krakoane. Abbiamo infatti assistito alla caduta di Krakoa tra le epiche pagine dell’Hellfire Gala, dove il piano di Dr. Stasis, Nimrod e Orchis prende vita con triste successo per i mutanti. Charles Xavier, sotto minaccia, invia un ordine telepatico di “evacuazione” attraverso un portale ignoto mostrando una sensazione di impotenza, che a mio avviso lo ha caratterizzato per tutta questa run. Se mi chiedeste di definire il Professor X, inscenato da Johnatan Hickman da Dawn of X ad oggi, con una sola parola direi: inefficace. Anche Jean Grey e l’Uomo Ghiaccio cadono.

Premessa doverosa per poter affrontare due riflessioni che voglio porre sotto i riflettori. La prima riguarda sicuramente il ruolo degli Incredibili Avengers, che vi consiglio di seguire. I mutanti sono gravemente mutilati, nel fisico e nell’animo. Non come avvenne durante la strage di Genosha, dove il genocidio fu totale, ma oggi il dolore di chi sopravvive è ancora più straziante. Ad un passo dalla libertà, dall’identità, dalla Pax Krakoa reale, ecco che tutto crolla miseramente sotto i colpi letali di spietati sabotatori. E forse questo team up con i Vendicatori potrebbe significare che la speranza rinascerà non più dall’interno del popolo mutante, ma in comunione con tutti gli abitanti della Terra. Inoltre, la recente scoperta che Ms. Marvel è metà mutante e metà Inumana, potrebbe avvalorare la tesi della nascita di un nuovo ponte tra le varie “razze”.

La seconda riflessione è su Dark X-Men. Steve Foxe è l’uomo giusto per imbastire un team “oscuro” degno di questa parola. Lo fa andando a sfoderare una serie di personaggi letali che funzionano in questo primo appuntamento “dark”. Azazel (padre di Nightcrawler), Emplate (senza un vampiro non si va da nessuna parte) e Maggot (per strizzare un occhio al fandom), tutti sotto la guida di Madelyne Pryor. Madelyne, clone di Jean Grey, è divenuta la regina del Limbo, con tanto di ambasciata a New York. Questo primo numero è un’ottima lettura “a corredo”, che aggiunge un po’ di sale a questo finale così ampio e carico di tantissimi colpi di scena. 

Infine, sono curioso di capire a fondo il ruolo di Firestar, diventata una spia in incognito all’interno di Orchis grazie all’atto finale di Jean che l’ha messa al fianco di Dr. Stasis facendo credere a tutti che avesse da tempo tradito Krakoa. Staremo a vedere se la nuova Shadowkat riuscirà a comprendere che si tratta di una suggestione telepatica di Jean, prima di farla fuori sul serio.

Sono ancora in tempo per gli auguri di Natale (anche se in ritardo di un giorno) e per un felice anno nuovo! Il 2024 ci condurrà verso il finale della caduta di X. Speriamo che ci sia anche il tempo per godersi una gloriosa, nuova, ascesa mutante! Prima di salutarci però vi ricordo che potete commentare qui sotto se volete approfondire un tema specifico dell’universo Marvel (e non solo) e se volete invece seguirmi sui social mi trovate su Instagram come @comicsdetonation, su YouTube sempre come @comicsdetonation e anche su Thread (indovinate come).

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