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The Flash è davvero la fine del DCEU di Snyder?

Il film di Flash è sempre stato presentato come un grande film evento della DC. Avrebbe dovuto porre fine all’era dei film DC iniziata da Zack Snyder con Man of Steel, nota nel fandom come “DC Extended Universe” o (più colloquialmente) “SnyderVerse”. Tuttavia, ora che The Flash è uscito nelle sale, non risulta molto chiaro per gli spettatori la gestione del finale dell’ex universo cinematografico DC.

Il finale di The Flash

Il finale di The Flash non segna in modo decisivo la fine della continuità cinematografica DC costruita da Zack Snyder. Alla fine di The Flash, Barry Allen (Ezra Miller) prende la dolorosa decisione di lasciare che sua madre Nora muoia come previsto dal destino. Questo dopo aver visto che “salvarla” nel passato creerebbe una linea temporale alternativa in cui tutta la Terra risulta in grave pericolo, senza una Justice League a difenderla. Tuttavia, come il Batman di Michael Keaton ha spiegato a Barry nella linea temporale di Flashpoint, alterare il passato non è come Ritorno al Futuro (che crea una linea temporale divergente). Tutti gli eventi del passato e del futuro sono stati alterati e non possono essere ripristinati completamente. Questo punto viene ribadito quando Barry torna nella sua realtà e scopre che la sua versione di Bruce Wayne/Batman (Ben Affleck) è scomparsa. A sostituirla è niente meno che la variante di Batman di George Clooney.

È davvero la fine del DCEU?

Naturalmente, il finale di The Flash sta confondendo molti fan. Ezra Miller è ancora Flash alla fine del film e una scena post-credits mostra che l’Aquaman di Jason Momoa è ancora presente. Presumibilmente anche la Wonder Woman di Gal Gadot, che appare anche nell’atto iniziale del film potrebbe essere sempre la stessa. Finora, solo Batman è diverso, mentre il Superman di Henry Cavill e il Cyborg di Ray Fisher sono stati completamente evitati. In termini di roster della Justice League, The Flash fa sembrare che la versione dello SnyderVerse della squadra sia ancora molto intatta.

D’altra parte, il climax di The Flash vede Barry Allen testimone della quasi morte dell’intero Multiverso DC, quando mondi diversi iniziano a collassare su se stessi. Anche se Barry riesce a evitare il completo annientamento multiversale, la sequenza è una spiegazione visiva di come la Warner Bros. e i DC Studios considerino le proprietà dei loro franchise come realtà separate ma collegate del multiverso DC.

Il Multiverso DC alla massima potenza

In questo senso, il finale di The Flash potrebbe rivelarsi un vero e proprio finale del SndyerVerse, dove il Flash di Ezra Miller, l’Aquaman di Momoa e l’intera saga di Snyder continuano a vivere (senza Ben Affleck), anche se forse non lo visiteremo mai più. James Gunn, Peter Safran e i DC Studios possono quindi spiegare il loro reboot dell’Universo DC come se si trovasse semplicemente in un altro mondo del Multiverso DC, dove sono liberi di costruire un universo completamente nuovo, con personaggi e/o attori diversi.

A pensarci bene, molto del clamore è suscitato dal fatto che si tratta di un film evento fondamentale per il futuro della DC al cinema, la cosa peggiore che The Flash potrebbe fare è lasciare le cose nello stesso limbo confuso. Ci si troverebbe metà dentro e metà fuori, con lo SnyderVerse alterato ed una direzione poco chiara.

Avete già visto il film al cinema? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!

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