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Killers Of The Flower Moon: Leonardo DiCaprio sul set del nuovo film di Martin Scorsese

Killers Of The Flower Moon, tratto dal libro di David Grann, è diretto da Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro nel cast.

Ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20, Killers of the Flower Moon descrive l’omicidio seriale di membri della ricca Osage Nation, una serie di crimini brutali che divenne nota come il Regno del Terrore. 

Qui sotto le foto di Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese sul set.

Qualche mese fa Leonardo DiCaprio aveva pubblicato la prima immagine di Killers of the Flower Moon sul proprio account Twitter. DiCaprio, che interpreta Ernest Burkhart, si innamora di Lily Gladstone (Mollie), una donna Osage. La scena si svolge a Grayhorse, Oklahoma, all’inizio della loro relazione, dopo che Mollie lo invita a cena e i due formano un legame.

Martine Scorsese produce e dirige Killers of the Flower Moon per Apple Studios, mentre la sceneggiatura è stata adattata da Eric Roth. A produrre insieme a Scorsese ci sono Dan Friedkin e Bradley Thomas di Imperative Entertainment, e Appian Way Productions.

Nel cast di Killers of the Flower Moon anche Robert De Niro, Jesse Plemons, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, JaNae Collins, Jillian Dion, William Belleau molti altri.

Gli assassini della Terra Rossa di David Grann

Negli anni Venti la popolazione più ricca d’America erano gli indiani Osage dell’Oklahoma: nel momento in cui gli idrocarburi stavano per diventare la risorsa più importante del pianeta, sotto il loro suolo furono trovati enormi giacimenti. Giravano in auto di lusso, vivevano in case faraoniche, mandavano i figli a studiare nelle migliori scuole d’Europa.
Poi, a uno a uno, iniziarono a morire ammazzati. Sparati, avvelenati, vittime di agguati e imboscate, sempre in circostanze misteriose. E in questo strascico di ‘vecchio west’ – tra petrolieri emergenti come J.P. Getty e fuorilegge come Al ‘Terrore fantasma’ Spencer – chiunque osasse investigare finiva anch’egli sottoterra.
Quando le morti superarono le due dozzine il caso fu preso in mano dall’FBI, appena nato, diretto da un giovane e ancora inesperto J. Edgar Hoover. Fu messa insieme una squadra di investigatori di origine indiana: si infiltrarono, alcuni finirono male, comunque adottarono tutti i mezzi più o meno leciti a loro disposizione per portare alla luce una cospirazione agghiacciante.

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