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The Bad Batch 2: Recensione (no spoiler) di una grande stagione che vince su tutta la linea

La seconda stagione di The Bad Batch ci regala puntate veramente di qualità, con connessioni rispetto ad altri prodotti dell’Universo Star Wars ed approfondimenti continui e mai inutili

The Bad Batch 2 ci riporta in quel lasso di tempo laterale ai fatti principali visti con i film della saga degli Skywalker, confermando che la Disney stia scommettendo più sulle fasi di transizione da un’epoca ad un’altra (vedi la serie tv Andor) che sul portare avanti il filone principale.

Nello specifico, con The Bad Batch 2 avremo la possibilità di vedere più da vicino il passaggio dalla Repubblica all’Impero Galattico, con progressivi cambiamenti anche visivi (ad esempio le uniformi dei Cloni), con una particolare attenzione a quello che potremmo definire il “quotidiano”.
Non (solo) grandi eventi, ma proprio il giorno dopo giorno che, con una narrativa nè troppo lenta (una delle pecche della prima stagione) nè troppo drastica, ci mostra come la Democrazia possa morire lentamente attimo dopo attimo.

Ma i cambiamenti non saranno solo visivi, con il lento abbandono dell’utilizzo dei Cloni. L’intera stagione sarà uno scorrere tra colpi di scena, battaglie politiche, sotterfugi e sconfitte verso un destino a noi già conosciuto, con l’ingresso in scena degli Stormtrooper e quindi di una leva militare obbligatoria tra la popolazione. Ma il vero colpo di classe è stata la scelta di approfondire anche il messaggio politico che questa scelta comporterà, con un cambiamento d’approccio verso i Pianeti della Galassia, mediante una crescente tirannia che, lo sappiamo, alimenterà i semi della futura ribellione.

The Bad Batch 2 ed Andor, i due lati della medaglia

Alcuni dei personaggi, tra cui il protagonista, che compaiono nella serie tv di Andor

Senza, ovviamente, voler anticipare nulla delle puntate di The Bad Batch 2, possiamo comunque ragionare sul fatto che sia questa stagione che la serie tv di Andor ci portano in quella fase transitoria di cui parlavamo prima, con la differenza importante che The Bad Batch 2 ci farà vedere proprio le primissime fasi mentre le vicende narrate di Cassian Andor saranno decisamente più a ridosso dei fatti che abbiamo visto dentro Rogue One.


Entrambe, però, ci mostrano lo stesso concetto anche se su due facce differenti, ovvero che già dalle sue origini, l’Impero Galattico portava dentro di sè i semi della sua stessa rovina.

The Bad Batch 2, tra puntate stand alone e l’evoluzione dei personaggi

Il poster della seconda stagione di The Bad Batch 2

Non ci dobbiamo dimenticare che The Bad Batch 2 è direttamente derivante da un’altra produzione animata, ovvero The Clone Wars. Per quanto si possa notare già un livello più maturo e forse più rivolto verso una fascia d’età più adulta, non potevano mancare delle puntate apparentemente slegate al filone principale della trama.

Però, se in The Clone Wars queste puntate erano strettamente legate e rivolte ad un pubblico estremamente “giovane” (sia da intendersi come data anagrafica che come età in cui si è scoperto Star Wars), in The Bad Batch 2 queste puntate vengono utilizzate per approfondire il quotidiano del nuovo dominio, con continui riferimenti al passato e con storie che vengono utilizzate per contestualizzare ciò che porterò alla nascita della Ribellione.

Da un certo punto di vista, potremmo dire che The Bad Batch 2 spiega il contesto sociale e culturale su cui poi si baserà Andor.

Un’ultima riflessione, tratta direttamente da un paragone tra The Bad Batch 2 e The Clone Wars, deriva dall’evoluzione dei protagonisti. Nonostante, per definizione, questo genere di prodotto non possa contare sull’elemento umano nell’interpretare i personaggi, i nostri cloni riescono a dimostrare tutta la sofferenza necessaria che devono portarsi sulla loro schiena, con un approfondimento del concetto del dovere verso i loro fratelli e verso l’idea che fu della defunta Repubblica.

Emblematica, per quanto solamente visiva, l’evoluzione delle loro stesse uniformi (come raccontato già qua ): logorate dalla fatica e dalla mancanza di manutenzione che l’Impero avrebbe potuto garantirgli o adattate ai tempi?

La nuova uniforme di Hunter

Misteri e chiavi di lettura per Exegol?

Al di là dell’enorme dibattito che si è venuto a creare con l’uscita dell’ultima trilogia (Episodio VII – Episodio VIII – Episodio IX), un tema che sicuramente è stato trattato in maniera magistrale è quello della clonazione.
Visto per la prima volta in Episodio II, è stato poi un filone approfondito non solo in The Clone Wars, ma anche in The Mandalorian ed ovviamente nella prima stagione di The Bad Batch.

Quello che più affascina, però, è che molte strade sembrano portare alla spiegazione che porterà l’Imperatore ad essere nuovamente in vita con il suo ritorno proprio nell’Episodio IX, proprio una delle scelte narrative che fece più discutere.

Molti pezzi mancano al puzzle, ma questa strada sotterranea nella narrazione che appare per poi tornare nelle pieghe degli episodi, ha saputo creare una curiosità genuina che fa da collante senza mai stancare!

l’Imperatore Palpatine e Lord Snoke, due personaggi estremamente legati alle ricerche sulla clonazione

Una seconda stagione matura

Questa seconda stagione di The Bad Batch raggiunge un livello di maturità narrativo, psicologico e di autoconsapevolezza assolutamente di pregio. Forse anche aiutata, in senso paradossale, da una precedente stagione che per molti aspetti aveva lasciato parecchi interrogativi dietro di sè, questa stagione di The Bad Batch vi saprà stupire e coinvolgere come poche altre produzioni hanno saputo fare.

Senza temere anche la costruzione di episodi cupi, tesi e con qualche prestito da produzioni di ben altro genere (alcune scene della 2×11 sembrano tratte dai migliori film fanta-thriller che la cinematografia abbia mai conosciuto), percorrerete un percorso oscuro ma che saprà dare la giusta prospettiva alle azioni costruite in maniera altrettanta sublime in opere come Rogue One o The Mandalorian.

Ora ci sarà il problema opposto rispetto alla fine della prima stagione: tenere il livello così alto e saper donare il senso di inaspettato in una saga di cui conosciamo già l’esito.

The Bad Batch 2 sarà a disposizione dal 4 di Gennaio sulla piattaforma di Disney+.

Raramente una seconda stagione riesce a dirci qualcosa in più rispetto a quanto visto precedentemente. Possiamo vedere cose diverse, migliori per alcuni aspetti oppure ne possiamo rimanere delusi. Ma con The Bad Batch 2 il ritmo, lo sviluppo dei personaggi e delle sottotrame sapientemente gestite, vi porteranno ad un altissimo livello.

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