back to top

Troll: la recensione, un monster movie ben riuscito

Troll è un film per tutta la famiglia, una pellicola visivamente spettacolare che si affida molto alla bellezza dei paesaggi norvegesi ed al monumentale mostro dei miti nordici

Una pellicola targata Netflix e diretta da Roar Uthaug (Tomb Rider e The Wave), che è stata molte settimane in cima alle preferenze della top 10 della piattaforma streaming. Un film ben riuscito che ricorda molto i monster movie visti al cinema, niente di nuovo ed originale sicuramente, ma ben realizzato e che intrattiene senza troppi fronzoli.

Troll è un film per tutti, che racconta il risveglio da una montagna della catena montuosa norvegese, di una creatura addormentata da secoli. A causa dei lavori per il traforo con degli esplosivi, il Troll addormentato si ridesta dal lungo sonno e si incammina verso le zone più popolate della Norvegia, senza alcun motivo specifico. Una trama che non regala spunti particolarmente originale, ma che di per se funziona benissimo per occupare un paio d’ore senza impegno.

Il nemico è sempre l’uomo, anche più di un mostro alto 50 metri

Troll si concentra molto sugli straordinari paesaggi norvegesi e sulle catene montuose nord europee che fanno da cornice agli eventi raccontati nella pellicola. Il focus si concentra sull’impatto dell’uomo negli ambienti naturali, lanciando un messaggio ambientalista, come quasi tutti i monster movie che abbiamo visto recentemente. Un esempio su tutti è Godzilla v Kong, dove c’è un messaggio ambientalista, ma anche uno sviluppo dei personaggi umani poco approfondito.

In Troll, invece, la protagonista decide di percorrere la strada della paleontologa, soprattutto per cercare prove ed approfondire quelle favole che il padre le raccontava da bambina. Una volta risvegliata la creatura, la ragazza si ricrede e decide di farsi aiutare dal padre, il quale conoscendo i miti e leggende riguardanti i Troll, riesce a capire come comprendere il mostro. Esercito e governo, però, vogliono usare le maniere forti e missili, per evitare che i danni siano peggiori, uccidendo il mostro. L’uomo è sempre indicato come la creatura più pericolosa del pianeta, che distrugge tutto ciò che tocca. Niente di originale o innovativo, ma come detto sopra, ben realizzato e lineare.

La protagonista risulta il personaggio più approfondito della pellicola, Nora Tidemann, ha uno sviluppo ben chiaro, fino ad arrivare al finale, dove riesce ad applicare le conoscenze apprese durante la pellicola. Gli altri personaggi umani, rimangono di contorno, anche gli ufficiali dell’esercito che avrebbero la funzione di villain, rimangono marginali e poco approfonditi.

Tra citazioni e riferimenti, Troll non trova del tutto la sua dimensione

Come già detto in precedenza, Troll, non sarà un film innovativo che porta aria di freschezza su Netflix, ma rimane un film godibile con citazioni o riferimenti ai vari film che hanno come protagonisti mostri alti come palazzi. Iniziando dalla citazione ad un cult del cinema anni ’90, come Jurassic Park, e passando ad un altro classico per il grande schermo, come King Kong, Troll prende spunto da questi e da altre pellicole.

Il bicchiere pieno d’acqua che trema per avvisare dell’arrivo imminente del T-Rex nel lungometraggio di Stephen Spielberg, è citato quasi all’inizio del film. Qui invece del bicchiere d’acqua, troviamo la tazza di caffè, che trema all’arrivo del Troll.

Alcune delle scene dell’attacco al mostro, vengono riprese da Kong – Skull Island, durante l’attacco degli elicotteri e con l’uccisione dei soldati. Scene che funzionano e che sono amate dal grande pubblico, ma che sanno di già visto, facendo scendere il gradimento da parte del pubblico.

Conclusioni ed osservazioni

In conclusione una pellicola da poter vedere con la famiglia, incentrata sul grande impatto visivo, sia degli spazi aperti norvegesi, sia sulla CGI e sulla grafica usata per realizzare il Troll. L’alto budget messo a disposizione si vede tutto, nella realizzazione grafica e nel comparto degli effetti visivi in generale. La regia di Uthaug non ha sicuramente spunti eccellenti, ma rimane pulita e chiara anche nelle sequenze più veloci e d’azione.

Troll

Netflix difficilmente manca il colpo, quando presenta i suoi prodotti in pompa magna, in questo caso Troll, è stata annunciato durante l’evento dedicato alla piattaforma streaming, il TuDum. Sicuramente il pubblico ha apprezzato, anche se si poteva realizzare qualcosa di meglio, senza pescare troppo da altri prodotti, inserendo troppi riferimenti a film già visti.

Troll di Netflix è un film che cattura il pubblico grazie ai paesaggi mozzafiato norvegesi ed alle lunghe inquadrature che puntano l'attenzione sulle distese verdi e rocciose della Scandinavia. Una pellicola realizzata con gli stilemi di un monstre, con tanto di messaggio ambientalista, nel quale si sottolinea come l'uomo sia il peggiore di un mostro risvegliato dalla montagna ed alto 50 metri. Tante le citazioni ai cult della storia del cinema, inseriti qua e la nel film, e che sono stati molto apprezzati.

CORRELATI

Troll di Netflix è un film che cattura il pubblico grazie ai paesaggi mozzafiato norvegesi ed alle lunghe inquadrature che puntano l'attenzione sulle distese verdi e rocciose della Scandinavia. Una pellicola realizzata con gli stilemi di un monstre, con tanto di messaggio ambientalista, nel quale si sottolinea come l'uomo sia il peggiore di un mostro risvegliato dalla montagna ed alto 50 metri. Tante le citazioni ai cult della storia del cinema, inseriti qua e la nel film, e che sono stati molto apprezzati. Troll: la recensione, un monster movie ben riuscito