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Guardiani della Galassia: Gunn parla dell’attrazione di Rocket per le protesi

Sean Gunn, che si occupa del motion capture di Rocket in Guardiani della Galassia, spiega perché il procione è incline a rubare parti protesiche.

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L’attore Sean Gunn, che ha curato il motion capture di Rocket Raccoon in Guardiani della Galassia Vol. 3 e in tutte le precedenti apparizioni del personaggio nel Marvel Cinematic Universe, ha condiviso i suoi pensieri sul perché Rocket sia così attratto dalle protesi.

In un’intervista a Phase Zero, è stato chiesto a Gunn se il tema ricorrente del MCU, ovvero il tentativo di Rocket di rubare le protesi di altri personaggi, avesse una motivazione proveniente, come alcuni fan hanno teorizzato, dal suo passato che abbiamo conosciuto in Guardiani della Galassia Vol. 3.

Il film include diverse scene di flashback in cui i tre amici d’infanzia di Rocket avevano tutti parti del corpo meccaniche, aggiunte dalle sperimentazioni che l’Alto Evoluzionario ha compiuto su di loro.

Ecco le sue parole:

“Non l’avevo ancora sentita, ma mi piace la teoria. Non è qualcosa che posso dire sia stato discusso o di cui si è parlato consapevolmente durante la creazione dei film. Ma ha un senso. Ha davvero un senso, no?”.

Ha poi aggiunto:

Ho anche pensato che il fascino di Rocket per queste cose sia più che altro un fascino generale per la tecnologia… Se c’è un gadget che può fare qualcosa che lui non capisce bene, deve capirlo e analizzarlo e vedere come funziona”.

Ci sarà Guardiani della Galassia 4? Leggete qui il nostro approfondimento.

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