La finestra di fronte
Dopo di te il rosso non è più rosso, l’azzurro del cielo non è più azzurro, gli alberi non sono più verdi. Dopo di te devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi.
Davide
Con La finestra di fronte, Ferzan Özpetek si cala in un dramma tra il presente e il passato, ripercorrendo una delle pagine più buie della storia. Nel film, Giovanna (Giovanna Mezzogiorno) è una donna insoddisfatta della sua vita, soffocata dalla routine quotidiana e da un matrimonio infelice. Tornando a casa, un giorno, soccorre un anziano signore (Massimo Girotti) che sembra piuttosto smarrito e non riesce a ricordare nulla. Insieme al marito, decide di ospitarlo a casa, in attesa di scoprire la sua identità e di svelare quale mistero lo abbia condotto fino a loro. In realtà, ad aiutarla nelle indagini è Lorenzo (Raoul Bova), il dirimpettaio di bell’aspetto che di tanto in tanto la osserva affascinato dalla sua finestra. Camminando tra le strade del quartiere ebraico di Roma, l’anziano uomo si mostra molto sofferente e lentamente inizia a ricordare.
Attraverso una serie di flashback, scopriamo che si chiama Davide. E’ un ebreo scampato al terribile rastrellamento del ghetto ebraico di Roma, avvenuto nella notte del 16 ottobre 1943. In alcune scene ambientate a quell’epoca, lo vediamo lavorare in una cucina. Osserviamo, poi, come le sue incredibili doti da pasticciere si siano mantenute negli anni. Davide ama cucinare insieme a Giovanna, ancora una volta il cibo è il pretesto per la condivisione di tante riflessioni.
Il trauma della Shoah fa ancora tremare l’anziano signore, in particolare lo dilania una scelta compiuta la notte del rastrellamento. Infatti, era venuto a conoscenza dell’arrivo dei soldati nazisti. Avendo pochissimo tempo a disposizione, ha dovuto scegliere se avvertire un gran numero di persone o il suo amato Simone (Ivan Bacchi). Da quella atroce notte in poi, Davide ha passato la vita a rimpiangere di non aver salvato il suo compagno, in una sorta di storia parallela rispetto alle difficili scelte sentimentali che Giovanna deve prendere nel presente. La delicatezza di Özpetek nel raccontare un capitolo della storia tanto violento fu particolarmente apprezzata dal pubblico e dalla critica, tanto che La finestra di fronte vinse il David di Donatello per il miglior film.